Sabato 28 giugno, in un apposito spazio concesso dalle Terme di Lurisia, si è svolto il Consiglio provinciale delle Acli cuneesi. Un incontro diverso dal solito, ottimamente preparato dalla consigliera provinciale Luisa Brignone del Coordinamento donne delle Acli cuneesi, e dal Gruppo giovani aclisti cuneesi, da poco guidato dal coordinatore Gabriele Farina, con il suo predecessore, Pietro Carluzzo.
Dopo il saluto del presidente provinciale Elio Lingua, la consigliera Luisa Brignone ha presentato l’iniziativa, a cui ha fatto seguito l’illustrazione, da parte del segretario della Fap Acli Cuneo, Raffaele Fattoruso, della convenzione in atto tra le Terme e le Acli cuneesi.
A seguire un interessante momento di riflessione, realizzato dal “Cantiere Cultura” delle Acli provinciali, sul tema: “Acqua di vita: dal simbolo sacro al bene minacciato. Una riflessione tra storia, fede e attualità”.
Il consigliere nazionale Acli, Pietro Carluzzo, ha poi presentato la celebre scienziata Maria Skłodowska, che con il marito Pierre Curie, fece delle scoperte fondamentali nell’ambito della fisica e della chimica, tanto da ottenere il premio Nobel per entrambe le discipline: Madame Curie venne a Lurisia per effettuare degli studi sulle Terme e il suo Istituto del Radio a Parigi, dopo averne analizzato le acque, confermò la presenza di radon, ritenuto benefico per la salute, dando origine alla fama curativa delle Terme di Lurisia.
Il coordinatore del Cantiere Sanità delle Acli provinciali cuneesi, Ferruccio Dallarovere, ha quindi illustrato le ultime iniziative realizzate dalla sede provinciale;
infine, il neo eletto coordinatore dei giovani delle Acli cuneesi, Gabriele Farina, si è presentato ai consiglieri, esprimendo il desiderio, personale e di tutto il gruppo giovani, di lavorare con impegno per il futuro dell’associazione.
Nelle sue conclusioni, il presidente provinciale delle Acli di Cuneo, Elio Lingua, ha invitato i presenti ad impegnarsi a fare gesti di pace, a superare l’indifferenza, partendo dai circoli, lavorando insieme tra le varie culture. Ha poi fatto un appello per la pace e ha auspicato che, con la diplomazia, si possano fermare le armi, come da anni ripetono i papi, a partire da Giovanni XXIII fino a Papa Leone XIV.
“Come Acli – ha detto Lingua – dobbiamo continuare a coltivare la speranza e a lavorare per la giustizia e la pace; i nostri circoli devono diventare sempre più luoghi di condivisione e di crescita, con uno spirito nuovo, a fianco dei giovani, che sono la speranza per il nostro futuro”.
