I partecipanti al congresso provinciale delle Acli del 3 ottobre, al momento della registrazione, hanno ricevuto, come sempre, una copia della relazione del presidente uscente, ma quella che Elio Lingua ha preparato per la seduta aveva un “cuore” particolare. In mezzo alla relazione c’era un foglio, libero, con un cuore rosso stilizzato in cui erano riassunti i risultati dei lavori di gruppo emersi dal confronto dei consiglieri provinciali durante la loro ultima riunione del 7 settembre a Fossano.
“Ho fatto questa scelta – ha spiegato Lingua – per sottolineare come al centro della mia relazione ci sia stato il contributo di tutti e come le riflessioni e proposte emerse dai lavori di gruppo possano costituire un programma per i prossimi anni. Un invito a continuare a lavorare con il cuore, nella nostra associazione, per il bene comune”.
Tra i vari punti toccati dall’ampia e approfondita relazione, Elio Lingua ha richiamato come le Acli abbiano vissuto i primi 75 anni nelle tre fedeltà fondative: al lavoro, alla Chiesa, alla democrazia, ma ha suggerito di affiancarne, ora, un’altra: “La quarta fedeltà è rivolta al futuro – ha affermato -; certamente non cancella le tre precedenti, ma costituisce anzi una nuova stella: quella di chi non ha perso il gusto di guardare lontano, di chi, erede di una bella, grande storia, ha ancora negli occhi il desiderio di sognare”.
Ha anche ringraziato i tanti volontari, gli operatori e tutti i dirigenti Acli che, a diverso titolo, hanno reso possibile la realizzazione di molti interventi di aiuto durante la pandemia: “E’ nella natura delle Acli – ha detto – testimoniare i valori della solidarietà e della promozione umana anche attraverso “le opere” e l’impegno di servizio, senza corrispettivo e senza ostentazioni”.
Soffermandosi sul titolo del congresso: “Acli 2020 Più eguali. Viviamo il presente, costruiamo il domani”, il presidente uscente ha richiamato l’attenzione sull’uguaglianza e sulla giustizia sociale, temi fondamentali per il movimento, per concorrere alla definizione di politiche sociali rivolte agli ultimie a tutti coloro che stanno soffrendo a causa di una crisi che si è acutizzata in questi mesi, ma che è iniziata da anni e che è conseguenza anche di scarsa attenzione da parte della politica.
Alle tre fedeltà delle Acli, al lavoro, alla Chiesa e alla democrazia, si affianca quella verso il futuro
Il cuore della relazione del presidente uscente Elio Lingua punta sul lavorare insieme
(foto di Maineri Teresa)