E’ stato ricco di spunti l’intervento del presidente provinciale Acli di Cuneo, Elio Lingua, durante i lavori del consiglio provinciale svoltosi lunedì 12 dicembre, nel salone del seminario di Fossano, alla presenza del presidente nazionale Acli, Emiliano Manfredonia, e del consiglio di presidenza delle Acli di Cuneo.
Nella sua breve relazione, Lingua ha lanciato alcune iniziative.
Riguardo alle difficoltà che quotidianamente vivono le persone e le famiglie, il presidente provinciale delle Acli cuneesi ha avanzato un’altra proposta: “Per superare le criticità che si presentano ogni giorno nella nostra provincia, in particolare sulle scuole, sulla viabilità, e sulla sanità, solo per citarne alcuni, ritengo opportuno ripristinate le funzioni dell’Ente Provincia, che era il più vicino alla popolazione e alla realtà della gente comune”. Per questo ha proposto un’opera di sensibilizzazione, con raccolta firme, perché vengano ricreate le funzioni di questo ente.
A tutte le associazioni di ispirazione cristiana e anche al mondo laico, ha rivolto l’invito a mettersi insieme per realizzare una proposta di formazione alla politica per i giovani e per chi si vuole impegnare in politica: “Dobbiamo superare il desiderio di coltivare ognuno il proprio “orticello”, per creare partecipazione e idee per immaginare il futuro”.
L’intervento di Lingua è proseguito ricordando come il nuovo libro realizzato dalla sede zonale di Fossano sulla storia delle Acli fossanesi dal 1945 ad oggi, aiuti a guardare al futuro, per contrastare l’indifferenza e la mancanza di partecipazione alla vita sociale e civile da parte della gente, dovuta al fatto che si percepisce il “sistema” come lontano e chiuso al cambiamento.
“Se oggi sembrano venir meno la passione e la voglia di impegnarsi – ha detto Lingua -, anche sull’esempio di tante persone come coloro che sono stati ricordati in questo volume, non dobbiamo perdere la speranza in un possibile cambiamento”.
Lingua ha poi ricordato che lo sviluppo delle Acli è stato reso possibile anche grazie all’impegno di tanti sacerdoti e vescovi che stavano in mezzo alla gente, come don Cavallo, il padre delle Acli fossanesi, e a uomini di grande levatura come il presidente onorario Giuseppe Andreis, che è stato per le Acli di Cuneo un padre e un maestro, e la cui figura è stata ricordata con una bella video intervista realizzata dal giornalista Lanfranco Norcini Pala: “Di Beppe sentiamo molto la mancanza – ha detto Lingua -: la sua parola chiara e la sua visione lucida della realtà sono state per noi un punto di riferimento e un sostegno grande”.
Il presidente provinciale ha poi sottolineato come le Acli facciano parte della grande famiglia del mondo del volontariato, molto riconosciuto quando c’è bisogno, ma poi dimenticato: “Nonostante l’impegno di tutti – ha detto il presidente -, il Terzo Settore continua a ricoprire una posizione subalterna e di mera esecuzione rispetto a quanto deciso altrove; anche per questo oggi dobbiamo aiutarci e aiutare la politica ad immaginare il futuro e non solo il presente, con una visione più lungimirante e aperta”.