Fervono i preparativi per la “CAROVANA DELLA PACE 2025” di domenica 21 settembre, iniziativa nata nel 1986, animata ora dalla Commissione Giustizia e Pace, Custodia del Creato della Diocesi di Cuneo-Fossano, col desiderio di fare memoria della tragedia del 19 settembre 1943, nell’intento di costruire un presente e futuro di pace.
Saranno tre i percorsi che confluiranno in Piazza Italia a Boves alle ore 16, con partenze alle ore 13.30 da Cuneo (presso Monumento alla Resistenza), alle ore 14 da Borgo San Dalmazzo (presso Memoriale della Deportazione), alle ore 12.30 da Chiusa Pesio (presso Monumento ai Caduti) e alle ore 13.45 da Peveragno (in piazza XXX Martiri).
Saranno presenti importanti testimoni di Pace quali Mattia Ferrari, Jonh Mpaliza, Aurelio Gazzera e Gad Lerner.
Questa iniziativa si ripete ogni due/tre anni, accogliendo come testimoni di lotta e resistenza illustri personaggi italiani e stranieri, sempre con una grande partecipazione, soprattutto giovani coi quali si cerca di riflettere e lavorare durante l’anno. L’ultima edizione è avvenuta nel 2023.
Lo slogan «Disarmiamo le menti, le mani – Non mi do pace!» riassume le motivazioni dell’iniziativa a cui aderiscono moltissime associazioni e comunità, fra cui le Acli, da sempre promotrici della nonviolenza e del messaggio universale che racchiude la difesa, ogni giorno, della Pace e dei diritti umani, tramite azioni concrete e condivise.
“La partecipazione delle ACLI provinciali cuneesi alla Carovana della pace è quanto mai sentita e convinta – dice il presidente provinciale Acli cuneesi, Elio Lingua -; oltre a chiedere ai grandi della Terra di far cessare le guerre in corso, che devastano popoli e territori, abbiamo sostenuto e sosteniamo in ogni modo le iniziative che possono aiutare a diffondere una cultura di pace.
A questo proposito, la nostra associazione ha inviato, nel mese di luglio, una lettera al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio; della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, e ai sindaci di ogni Comune della Granda, con la richiesta di affidare la DELEGA ALLA PACE ad assessorati già operativi, come ad esempio, a Cuneo, all’assessorato al Terzo Settore, creato dopo le ultime elezioni, su richiesta delle Acli, o all’Assessorato al Volontariato, oppure ad un consigliere comunale, con il compito di sensibilizzare i cittadini, gli alunni delle scuole e i giovani su un comportamento di pace, di rispetto, di dialogo, di mediazione”.