Le ACLI provinciali di Cuneo si fanno sentire, per chiedere più attenzione e sostegno al mondo del terzo settore e alle associazioni a cui, specialmente nei momenti di emergenza come quello attuale, si chiede un impegno in prima linea, ma che poi non vengono adeguatamente sostenute: un disagio ampiamente vissuto da tante realtà territoriali, tra cui gli oltre 250 circoli Acli della Granda.
Abbiamo posto alcune domande al presidente provinciale delle Acli di Cuneo, Elio Lingua.
Il terzo settore è particolarmente importante quando ci sono emergenze…
Sì, quando c’è bisogno, è sempre chiamato a collaborare e viene lodato per questo; ma adesso non siamo più disposti a dare soltanto, senza ricevere nulla in cambio: crediamo che sia giunto il momento di sostenere e valorizzare tutto l’impegno del volontariato che, sul territorio piemontese, opera e organizza tante attività sociali in mezzo alla popolazione.
Ci vuole illustrare, anche a nome della presidenza provinciale Acli, l’attuale situazione?
In questo delicato momento a causa del coronavirus, i nostri circoli, pur essendo chiusi, hanno operato in molti modi: con raccolta fondi per gli ospedali, con momenti di solidarietà, portando la spesa a casa, contattando telefonicamente le persone sole in difficoltà, organizzando momenti di socialità sul web per bambini e famiglie, offrendo assistenza psicologica a distanza e tanto altro; la sede provinciale e gli uffici zonali sono in funzione tramite assistenza telefonica, email, comunicazioni scritte e collaborazioni con altre associazioni.
Nonostante questo grande impegno che ci fa onore, è però evidente che ci sono delle difficoltà che i nostri circoli si trovano ad affrontare: alcuni hanno preannunciato una riorganizzazione e altri paventano addirittura la chiusura, perché non si possono svolgere le consuete attività proposte ai soci.
Ma non dobbiamo perdere la fiducia, perché le Acli sono un’associazione viva e solida.
Che cosa proponete in questo momento?
Avanziamo alcune proposte concrete. Chiediamo contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive, una sorta di reddito di emergenza e la sospensione di tutte le utenze luce, gas e acqua, poiché i circoli sono rimasti chiusi. Tra le diverse proposte c’è anche quella di avere un sostegno per una copertura assicurativa per tutti i volontari, anche contro il coronavirus.
Proponiamo inoltre il sostegno per i circoli, le Pro Loco che organizzano i festeggiamenti patronali, per cori, bande musicali, compagnie teatrali e gruppi musicali che, a livello amatoriale, rappresentano quel settore dell’arte popolare che in Piemonte è vasto e molto importante.
Oltre alle iniziative già citate, in che modo sono operative oggi le Acli di Cuneo?
I circoli per il momento sono chiusi, ma per quanto riguarda gli uffici e lo svolgimento delle pratiche di patronato, fiscali, di segreteria e contabilità siamo già aperti. Cerchiamo di lavorare su appuntamento, soprattutto per tutelare la salute degli utenti e dei nostri lavoratori, che tanto impegno hanno dimostrato in questo periodo e che hanno dovuto fare anche dei grossi sacrifici, poiché non dobbiamo dimenticare che tutto il sistema Acli ha messo in atto una turnazione e tutti i lavoratori sono stati, per dei periodi, in cassa integrazione. Ma con l’aiuto di tutti e l’entusiasmo che sapremo rinnovare in noi, potremo ripartire.
Che cosa auspicano le Acli di Cuneo per il prossimo futuro?
Le ACLI della provincia di Cuneo, con i loro 260 circoli e circa 38 mila associati, i loro oltre 400 lavoratori e più di 1500 volontari impegnati nel sistema dei servizi, auspicano una maggiore attenzione per il mondo dell’associazionismo come componente strutturale importante per la tenuta sociale, politica ed economica della nostra regione e del nostro Paese. Riconosciamo al consigliere regionale Maurizio Marello, grazie anche alla sua esperienza di dirigente delle Acli cuneesi, che conosce i problemi che sta attraversando il mondo dell’associazionismo, un vivo interessamento alle proposte delle Acli e del Terzo Settore, ma chiediamo un confronto con tutti i rappresentanti politici della provincia di Cuneo. eletti in Regione e in Parlamento. perché si assumano un impegno concreto sulle nostre proposte.
In questi momenti così faticosi, dobbiamo sostenerci a vicenda e di nuovo appassionarci alla vita, appassionarci al futuro e avere speranza, perché lavorando tutti assieme potremo ripartire e tornare a essere operativi.