IL 22 NOVEMBRE, INCONTRO ACLI, IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
Cuneo – Sabato 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza voluta dalle Nazioni Unite, per ricordare come, ancora oggi, troppo spesso nella realtà quotidiana avvengono casi di violenza sulle donne e non vengono denunciati, a causa della paura e della vergogna.
In occasione di questa ricorrenza e in memoria tutte le donne che hanno subito e subiscono questa ingiustizia, il Coordinamento donne Acli Regionali Piemonte e il Coordinamento Donne Acli Cuneesi hanno organizzato un momento di riflessione e di incontro, aperto a tutti, donne e uomini, dal titolo: “L’educazione che ci rende umani. Prevenzione della violenza per un mondo migliore”, in programma per mercoledì 22 novembre dalle ore 15 alle 17.30, presso il salone della sede provinciale Acli, in piazza Virginio 13 a Cuneo.
Interverranno:
– Daniela Grassi, Coordinamento donne Acli Regionali Piemonte,sul tema:
Dove nasce l’umano”;
– Manuela Chiapello, insegnante di scuola primaria, sul tema:
Educare i bambini nel rispetto e nella valorizzazione delle differenze;
– Sara Castello, pedagogista e formatrice, sul tema:
– L’importanza dell’educazione e della formazione per il contrasto della violenza;
– Katia Ferraris, referente pari opportunità CSF EnAIP (Ente Acli istruzione professionale) di Cuneo sul tema: Le pari opportunità, strumento per un cambio di mentalità;
– Mauro Ferro, presidente Acli Provincia di Asti su:
Certificazione della parità di genere;
– Liliana Magliano, responsabile Coordinamento donne Acli Regionali Piemonte;
– Barbara Castellano, responsabile del Coordinamento donne Acli Cuneesi.
“L’incontro – dice Barbara Castellano – mira a sottolineare quanto sia importante e necessario educare fin da piccoli uomini e donne a rifiutare il ricorso alla violenza come strumento per la soluzione dei problemi.
Anche il Papa sottolinea che la violenza sulle donne è una gramigna che va eliminata fin dalle radici e per questo occorre partire da piccoli e puntare sulla formazione e l’educazione”.