CUNEO – Cinquant’anni di formazione, di giovani che hanno trovato il proprio mestiere e di persone che, grazie a ENAIP (Ente Acli Istruzione Professionale) Cuneo, hanno costruito la propria strada.
Il centro formativo cuneese ha festeggiato, venerdì 10 e sabato 11 ottobre, mezzo secolo di attività con un evento partecipato, ricco di testimonianze, emozioni e riconoscenza verso una realtà che ha fatto — e continua a fare — la differenza nel tessuto economico e sociale del territorio.
Un compleanno che parla di futuro
Ad aprire la giornata è stato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ha sottolineato come quello di venerdì pomeriggio sia stato “un momento importante che segna la storia di un territorio capace di coltivare l’arte del saper fare”. Cirio ha ricordato il ruolo centrale della formazione come strumento per valorizzare i talenti e offrire ai giovani, fiducia e opportunità: “Enaip è una realtà di eccellenza. In questi cinquant’anni ha formato migliaia di giovani e professionisti, creando lavoro e sviluppo”.
La sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, ha espresso gli auguri della città, riconoscendo a Enaip “un ruolo fondamentale nella comunità cuneese, al servizio delle persone e del loro futuro”. Ha ricordato come, anche in un territorio “economicamente fortunato”, resti essenziale investire su chi ha più fragilità e su chi deve imparare un mestiere: “Enaip è una risorsa indispensabile per dare forza e strumenti ai nostri cittadini”.
Cinquanta anni di crescita condivisa
Nel corso dell’incontro, moderato dall’ex insegnante Claudio Boggero, il Direttore generale di Enaip Piemonte, Sergio Pugliano, ha raccontato l’evoluzione di un centro che non ha mai smesso di crescere: “Cinquanta anni di crescita non sono scontati. Enaip è una realtà costruita dalle persone: docenti, amministrativi, direttori e allievi che, ogni giorno, mettono entusiasmo e professionalità nel proprio lavoro”.
Anche Luca Sogno, Presidente di Enaip Piemonte, ha posto l’accento sul legame tra risultati e territorio: “Qui a Enaip Cuneo si sono create le condizioni ottimali per crescere, grazie a strutture e spazi adeguati, persone competenti e una rete di relazioni positive con le istituzioni. Da soli non si fa più nulla”.
Dalla prospettiva delle ACLI, Elio Lingua, Presidente provinciale delle Acli cuneesi, ha ricordato che L’Enaip, nato nel 1951, fu riconosciuto, come emanazione delle Acli, dal Presidente della Repubblica il 5 aprile 1961 e a Cuneo iniziò nel 1975 la sua grande storia, la sua presenza di grandissimo valore sociale. Lingua ha poi ricordato che nella storia dell’Enaip fu fondamentale la presenza e l’impegno dei presidenti provinciali che lo hanno preceduto: Sebastiano Dalmasso, Giuseppe Benedetto, Luigi Lerda, Ermanno Bressy, Andrea Olivero (eletto poi Presidente Nazionale Acli e Senatore della Repubblica), Sergio Taricco, Giuseppe Andreis, Marco Didier e il primo direttore, Adriano Damiano. “Enaip è fondamentale nei servizi del territorio – ha detto Lingua -; non è più considerata una scuola di serie B e oggi tutti comprendono l’importanza della formazione professionale come opportunità di riscatto, di reinserimento sociale e di crescita. Come Acli saremo al fianco di Enaip, perché ne condividiamo missione e valori”.
A lui ha fatto eco la presidente regionale Acli, Mara Ardizio, sottolineando che “Enaip Cuneo ha dimostrato un impegno costante verso i giovani, gli adulti e tutto il territorio, diventando un punto di riferimento per generazioni”.
La formazione come scelta di vita
La consigliera provinciale Stefania D’Ulisse, presente insieme al vicepresidente della Regione Piemonte, Franco Graglia, ha parlato di Enaip come “punto di riferimento per la formazione, per il mondo del lavoro e per il futuro dei giovani”. Ha ricordato il ruolo educativo degli insegnanti e l’importanza di una formazione che non si limita alle competenze tecniche, ma che deve formare persone consapevoli e responsabili.
Momento di forte emozione quello dedicato agli ex direttori Bruno Adriano Damiano, Antonio Calcagno e Gualtiero Caroni, che hanno ripercorso la storia del centro tra sfide, cambiamenti e sperimentazioni. “Abbiamo messo gli allievi al centro – ha ricordato Calcagno – costruendo con loro progetti di vita. Ogni ragazzo era una persona da ascoltare”. Caroni, per 19 anni alla guida del centro, ha sottolineato il continuo rinnovamento: “Il risultato del nostro lavoro lo vediamo nei volti di chi oggi lavora, con passione, dopo essere passato di qui”.
Un momento simbolico
Alle 18 si è svolta la benedizione della targa intitolata a Tancredi Dotta Rosso, figura storica delle ACLI e sindaco di Cuneo dal 1965 al 1976, a cui è stato dedicato ufficialmente il centro, alla presenza dei figli: Paola, Pierluigi e Margherita.
Un gesto dal forte valore simbolico, che lega il presente e il futuro di Enaip Cuneo alla visione di chi, con impegno civile e sociale, ha creduto nella formazione come strumento di crescita personale e collettiva. La targa ha avuto la benedizione del vescovo della Diocesi di Cuneo-Fossano, mons. Piero Delbosco, che ha sottolineato l’importanza dell’impegno, portato avanti in questi 50 dall’Enaip, di mettere al centro la persona.
Il cuore del mestiere
A chiudere la giornata è stata Alessia Cesana, direttrice di Enaip Cuneo, che ha parlato di un luogo che è prima di tutto una casa: “Condividiamo emozioni, successi, fatiche. Ogni mestiere ha un cuore, e noi cerchiamo ogni giorno di dare forma al lavoro e valore alle persone”. Ha ricordato l’impegno quotidiano di un team che ascolta, accompagna e valorizza ogni storia: “Dal mondo del lavoro per il mondo del lavoro, cerchiamo i talenti e il talento delle persone”.
Un futuro costruito sulle persone
Cinquanta anni di Enaip Cuneo significano migliaia di allievi, centinaia di imprese partner e un patrimonio umano che continua a generare valore. Un traguardo che guarda al futuro, forte della fiducia del territorio e dell’energia di chi ogni giorno sceglie di formare e formarsi.
Perché, come ha ricordato il presidente Cirio, “i giovani sono ciò che noi adulti sappiamo creare in termini di opportunità e di esempio”. E in questo, Enaip continua a essere un punto di riferimento per tutta la provincia.


