E’ tempo di fare la dichiarazione dei redditi ed è dunque anche il tempo di pensare a chi destinare il proprio 5×1000. Come è noto, si tratta di una donazione calcolata sull’Irpef, dovuta per legge, che chiunque presenti la dichiarazione dei redditi deve versare, ma può scegliere di destinarla a enti o associazioni a cui ritiene opportuno offrire il proprio sostegno.
Tale destinazione si fa inserendo la propria firma e numero di codice fiscale dell’associazione scelta.
Chi versa la propria quota a favore delle Acli offre un aiuto concreto, attraverso progetti a sostegno delle comunità locali in tutto il territorio italiano, con attività a favore delle famiglie, iniziative di contrasto alla povertà, di ricerca, formazione e avviamento al lavoro, interventi di educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità nelle scuole e progetti di cooperazione internazionale.
Durante la pandemia da Covid 2019, i circoli Acli della provincia di Cuneo (oltre 250) si sono mobilitati al massimo, con raccolte fondi per gli ospedali, momenti di solidarietà, portando la spesa a casa, contattando telefonicamente le persone sole in difficoltà, offrendo assistenza psicologica a distanza e altro ancora.
Chi destina il 5×1000 alle Acli offre un aiuto concreto alla realizzazione di progetti a sostegno della comunità locale e concorre a valorizzare tutto l’impegno del volontariato che, sul territorio, opera e organizza tante attività sociali
Per devolvere la somma alle Acli, basta compilare i dati nel modulo della dichiarazione dei redditi, della Certificazione unica o del modello 730, nel riquadro per la “scelta per la destinazione del cinque per mille dell’Irpef” inserendo il numero di codice 80053230589 e apporre la propria firma.
Si può donare il 5xmille anche se non devi presentare la dichiarazione dei redditi. Chi non ha l’obbligo di presentarla, infatti, può farlo compilando la scheda integrativa per il 5×1000 contenuta nello schema di Certificazione Unica e consegnandolo in busta chiusa presso lo sportello di un ufficio postale, al Caf o attraverso il servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate.
Oltre al 5×1000 si può destinare a chi si desidera anche l’8×1000, che ha lo scopo di offrire sostegno alla chiesa di culto. Il consiglio delle Acli è quello di devolverlo alla Chiesa cattolica.